Caprera 2012
Chi:
Marco, Mattia, Alessandro
Quando:
22-29 settembre 2012
Dove:
Caprera !!
Il
diario di bordo
- Primo giorno
Superata l'impegnativa trasferta, comprensiva di autobus soppresso e rally sostitutivo in taxi da Olbia a Palau. Arrivo alla base e terapia d'urto: si parte subito con vocabolario marinaro di base, barca armata e prova di scuffio. Tutti in acqua x 2 ore, quindi ritorno alla base inseguiti dalle zanzare sarde. Cena frugale fra sbadigli e prima conoscenza con i compagni di corso. Siamo stanchi ma carichi.
Nanna.
- Secondo giorno
Sbrandati alle 6:30, ma con gentilezza. Colazione ipercalorica, igiene personale, quindi lezione fino alle 9. Il teorema di Bernoulli domina, senza essere mai nominato.
Quindi si passa alla pratica, che e' tutt'altra cosa. La deriva contiene tante cime quante ossa il corpo umano. E i nodi sembrano tutti diversi da quelli fatti in aula. Ma ci si diverte un sacco, e la giornata scorre.
Dopo cena ancora nodi, chitarra stonata e ottimo rum.
Nanna.
- Terzo giorno
La comanda da' la sveglia con piglio militare. Si marcia compatti verso la colazione. Inizia mio turno di comanda, prendo confidenza con la lavatrice e le enormi pentole. Lezione di 1 ora sulla virata e i suoi 4 pilastri: bolina, velocità, peso e...boh !
Quindi tutti in deriva, meno il vento, a zero nodi. Ma rivincita al pomeriggio, con ponente a 25 nodi, raffiche a 30, e scuffie per tutti!
Per cena ritorno alla lavapiatti, lezione sulle esperienze del giorno, infine nanna.
- Quarto giorno
Sveglia alle 06:00 e comanda in cucina. Frittatona per 80 persone, e due uova sbattute per me.
Un'ora di lezione sulla strambata, quindi via tutti in deriva a mettere in pratica, vento moderato, perfetto per i principianti del corso 1A39. Si percorre tutto l'elenco degli errori da non fare a vela.
Rientro a pranzo sotto il temporale, quindi al pomeriggio tutto d'accapo, grande competizione fra derive, grande divertimento.
In conclusione, il mondo si divide in due: quelli che stanno sopravvento, e quelli che stanno sottovento.
Fra poco lezione, poi a nanna.
- Quinto giorno
Vento debole, a tratti assente, indecifrabile, anche i gabbiani sono disorientati, e stanno a terra. In deriva grande sonno, per ingannare il tempo chi racconta la storia della sua vita, chi spara cazzate pazzesche. Il pomeriggio passa a forza di "strombate", "orgiate" e risate.
Alla sera lezione plenaria di fisica della vela. Bernoulli convitato di pietra.
Pizza di mezzanotte, quindi nanna.
- Sesto giorno
La routine e' ormai entrata nelle ossa. Ma i risultati si vedono: si vira e si stramba ormai a occhi chiusi, anche con vento sostenuto a 10-15 nodi. La deriva vola, e di bolina ci si stende tutti e tre dalla falchetta, fino a toccare il mare.
La stanchezza accumulata si fa sentire, e la lezione serale diventa una battaglia contro la palpebra di piombo. Le teste crollano, e si ride assieme, ripensando a tutte le fesserie commesse durante il giorno. L'istruttore e gli aiutanti di vela sono sempre con noi, dalla colazione alla ritirata. Sono degli appassionati che vogliono appassionare. Noi siamo un gruppo di persone diverse, unito per una comune passione, che cresce assieme giorno per giorno.
Finalmente nanna.
- Settimo giorno
Cielo cupo, acque scure, vento teso, rafficato, ma noi tutti fuori. Non ci si ferma. Cambio equipaggio, ho due nuovi compagni, non abbiamo mai navigato assieme e dobbiamo prenderci un po' le misure. Alla mattina vento medio, andiamo abbastanza bene. Al pomeriggio vento forte, siamo in difficoltà, e si scuffia in continuazione. Ma fa parte del gioco, e noi siamo qui per questo. E ci divertiamo in sacco.
Sangria di fine corso, con lezione finale sull'uso della turca, poi nanna.
Il mondo si divide in due: chi e' qui e chi non e' qui.
- Ottavo giorno
Comandata generale e riordino della base. Siamo in un parco naturale, bisogna lasciarlo come l'abbiamo trovato. Pulito. Lavaggio e verifica minuziosa di tutte le barche, con battaglia a secchiate d'acqua. Passeggiata sul molo cabinati, il mare e' liscio come l'olio, poche barche veleggiano in lontananza, silenzio. Siamo in un paradiso.
Consegna dei libretti di vela, compilazione questionari, giudizio dell'istruttore sui risultati e orientamento verso il prossimo corso. Quindi pranzo, valigia, saluti generali e partenza.
Una settimana di vita comune si fa sentire, si diffonde la tristezza dell'abbandono. Persone quasi sconosciute, che non vorresti lasciare. Si promettono futuri ritrovi, facebook impera. Chi resta per il corso 15nale viene guardato con invidia. I nuovi arrivati con condiscendenza.
Una settimana di sole, acqua, vento, fatica e divertimento ci hanno cambiati. Il traghetto verso Palau trema sotto un vento a oltre 30 nodi, le onde alte. Chissà come sarebbe essere fuori in deriva adesso!
Non sara' piu' come prima.