Sabato 24 agosto
Come tutte le vacanze che si rispettino, si inizia in ritardo. La sveglia
suonava impietosamente da un'ora, ma era una musica troppo gentile per superare
il sonno di Marco, che per'altro era andato a letto tre ore prima, forse
emozionato dal partire da solo con tre graziose fanciulle. Era la prima
volta invita sua, e ancora non sapeva bene che cosa lo aspettava.
Il triangolo Milano-Abbiategrasso-Arese viene percorso a velocità
da codice penale.
Lo stesso tempo circa costa il packaging dei voluminosi bagagli delle sorelle
Brusadelli dentro la microscopica macchinetta dei genitori Brusadelli.
Il quarto lato del triangolo (Milano-Formia) èpiù lungo, e
richiede circa otto, lunghissime ore, in cui succede di tutto: gente che
dorme, gente che guida, gente che parla, parla, parla... soprattutto di
altra gente.
Al centro delle attenzioni della coppia Alessia-Federica la nuova attivista
recentemente reclutata dalla sezione maschile della sede di ADI-Milano,
la quale ne esce, ovviamente, piuttosto malridotta: "ginocchia grosse",
"scarpe orrende", vestiario e ornamento "da vecchia",
eloquio "incentrato su sè stessa". Memorabile la definizione
della filosofa del gruppo: "una persona un po'...bidimensionale".
"Memorabile" nel senso che da tale episodio nasce nello scrivente
l'idea di questo diario, affinche' cotali irripetibili momenti non siano
persi nei meandri della memoria ma siano tramandati alle future generazioni.
Altri innocenti conoscenti comuni ricevono le pesanti attenzioni delle due
comari, uscendone regolarmente a pezzi. Ma, come si dice in queste occasioni,
si fa solo per dire, loro non sono cattive.
Dopo un interminabile viaggio, interrotto solo dalla rustichella di rito
all'Autogrill, si giunge finalmente a Formia, ove molti altri turisti vogliosi
di vacanza si affollano di fronte alla biglietteria. Sulla base dei consigli
di un mitico "mio amico di Ponza", si abbandona la macchina e
si prosegue in nave.
Durante il viaggio la combriccola si spacca in 4 monadi: chi sviene sulle
panche, chi si addentra in una minuziosa lettura dei quotidiani, chi approfitta
dell'occasione per cercare di far funzionare il proprio computer, chi si
impalla di fronte al bellissimo tramonto (per altro bellissimo...). Poi
fra le ombre della sera, in una bellissima luce arancione, appare l'isola
di Ponza, appunto bellissima. Unica vittima della traversata, il prezioso
olio che era giunto indenne fino a quel punto protetto da una bottiglia
di sottlissimo cristallo di murano, che va in pezzi a causa di... una inconsulta
vibrazione della nave.
Presa terra, trovata l'agenzia e la casa, sistemati i bagagli, tutto finisce,
as usual, a tavola, ove il vinello prima scioglie la lingua di Alessia e
quindi conduce tutti nelle braccia di Orfeo.